A nord della Valsugana, poco prima del confine con il Trentino, si trova una splendida località montana: Enego. Il paese è visibile solo risalendo i numerosi tornanti, nascosti da una rigogliosa boscaglia che quasi funge da protezione. Enego, assieme ad altri sei paesi di origine cimbra, costituisce l'Altopiano dei Sette Comuni. Tra tutti è il paese più orientale, si trova a una quota di circa 800 metri sul livello del mare ed è un ambiente ideale sia per la villeggiatura estiva che per quella invernale.
Enego tra storia e natura
Immerso nella natura, tra storia cultura e tradizione, è un luogo tutto da scoprire; racchiude in sé la storia di un grande passato che ha lasciato le sue impronte. Fauna e flora lo rendono ancora più ricco e apprezzabile, anche per la rarità di alcuni suoi paesaggi. Gli abitanti del luogo sostengono : " Vivere in montagna non è difficile, ma bisogna saperla vivere dentro: se sai apprezzare e rispettare quello che ti offre, non potrai fare a meno che rimanere ".
Ma ora scopriamo insieme qualcosa in più… Il territorio comunale si sviluppa su un’area di 52 chilometri quadrati. Si estende dalla Valsugana fino alle vette centrali dell’Altopiano, comprendendo il paese e le sue frazioni (Fosse, Stoner, Frizzon..), il Monte Lisser, la Piana di Marcesina e gran parte del territorio fino al Monte Ortigara. La maggior parte dei punti d’interesse è comodamente raggiungibile in auto, anche se, visti i numerosi sentieri che si snodano tra i boschi e i pascoli del luogo, vale sicuramente la pena scegliere di prendersi una pausa dal caos della strada e addentrarsi nella natura! E se si è fortunati si possono incontrare diversi animali selvatici!
Ad Enego, trekking a portata di tutti
Sono presenti alcuni percorsi di mobilità dolce nei pressi del paese, tranquillamente percorribili dall’intera famiglia. Ci si può poi spingere fino alla parte comunale più alta, che presenta alcune vette sopra i 2000 metri slm (Monte Ortigara e Cima Caldiera le più conosciute). I sentieri hanno diverse gradazioni di difficoltà, per questo sono adatti a tutti: dai più piccoli ai più grandi ed esperti. I numerosi scenari che si possono ammirare , se apprezzati e vissuti con il cuore, lasciano un’impronta dentro l’anima di ogni persona.
Ma oltre alle rigeneranti escursioni cosa si può fare ad Enego? Eccovi alcune proposte:
Il paese di Enego, si presta bene per una vacanza o un weekend all'insegna del relax, nella piazza l'antica Torre Scaligera alta 22 metri è visitabile con guida, un modo per conoscere la ricca storia del paese e per ammirare Enego dall'alto.
La Chiesa parrocchiale di Santa Giustina e il suo campanile sovrastano dall'ampia scalinata. Proprio dietro la chiesa si trova il Museo "1915/18 Il Ricordo"; che assieme alla Torre Scaligera e al Forte Coldarco rientrano nell'itinerario Forti-Museo che ha come protagonista assoluto il Forte Lisser, luogo che vi consigliamo vivamente di visitare in modalità privata o con guida. Il Forte, grazie ad un'imponente opera di restauro è stato restituito alla comunità, che ne può conoscere la valenza storica e il ruolo che ha avuto durante la Prima Guerra Mondiale. Mozzafiato è il panorama che si gode salendo sulle cupole corazzate.
Per le informazioni sulle visite dei siti rivolgersi all'Associazione Pro Loco Enego al n. 350 023 0698
Le cicatrici del ciclone Vaia
Sono ben visibili la devastazione e le cicatrici dei boschi, causate tra il 28 e il 29 ottobre 2018 dal Ciclone Vaia, che ha spazzato via ad una velocità di 190 km/h più di 350 mila metri cubi di legname. Questo fenomeno ha cambiato drasticamente il panorama e ha causato una gran sofferenza collettiva. Per gli eneghesi non è stato facile vedere i boschi, che sin da bambini li avevano accolti e cresciuti, sparire nel giro di una notte. Ora tutti stanno lavorando e collaborando per una ripresa veloce e concreta e sono attualmente in corso i lavori di disboscamento.
Cenni storici su Enego
Per la sua posizione di dominio sulla Valsugana, Enego, è stato sin dall'epoca romana un centro di sosta per i viaggiatori. Trovatosi sin dal 11° secolo zona di confine tra il mondo tedesco e quello italiano ha visto diversi padroni e diverse popolazioni. Dai Vescovi di Padova a quelli di Vicenza, dagli Ezzelini agli Scaligeri, dalla Federazione dei Sette Comuni all'alleanza con la Serenissima Repubblica di Venezia e dall'esperienza austriaca a quella Italiana che dura tutt'ora. Momenti felici, come la costruzione dei diversi monumenti religiosi, dal templio pagano dedicata alla Dea Diana, all'attuale Duomo cristiano dedicato a Santa Giustina, alla pagina buia della Grande Guerra. Il mondo vivace della popolazione cimbra dei Sette Comuni si è perso tra il 1916 e il 1917, anni in cui la popolazione fu obbligata a lasciare le loro case. Nel 1915, i monti di Enego sono passati dal sentire il belare delle pecore, al rumore dei cannoni, alle urla degli uomini che, nulla avevano fatto per partecipare ad una grande carneficina. Infatti il territorio eneghese è stato protagonista di momenti difficili durante la Grande Guerra che hanno visto il paese in macerie e grandi battaglie come quella dell'Ortigara. Questa è stata combattuta dal 10 al 25 giugno 1917 e vede alla conquista della cima (2105 m) i soldati italiani che però vengono, per giorni e giorni, respinti dai fili spinati e dal fuoco austro-ungarici. Questo fino al 19 giugno, giorno in cui, in un attacco durato circa 45 minuti, i soldati del tricolore riuscirono a conquistare quella maledetta cima che però dovettero lasciare già il 25 dello stesso mese assieme a 25000 compagni. Territorio di grandi luoghi come il Monte Ortigara, il Forte Lisser (costruito nel 1911) e la colonna mozza dell'Ortigara.
Fotogallery Enego
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