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Le Grotte di Oliero: il fascino di un viaggio nel cuore della montagna

Grotte Oliero parco

Se cerchi un itinerario suggestivo e arricchito dai colori di una natura incontaminata, le Grotte di Oliero fanno al caso tuo. In quest'area della provincia di Vicenza, adagiata tra due maestose montagne si trova la Valbrenta, una terra dai connotati antichi scavata e divisa a metà dal fiume Brenta  che nel suo viaggio verso il mare disegna in questa valle un lungo percorso di anse con sfondi, colori e atmosfere sempre diverse.

A due passi da Bassano la suggestione della Valbrenta

E' un ambiente quasi ispido: i piccoli paesi arrampicati sulla montagna, l'incessante scorrere del Brenta e la forza dell'acqua che scava la roccia creando angoli dove immergersi, dove ritrovare benessere passeggiando lungo un sentiero o una mulattiera. Dove un'avventura è una discesa su un battello pneumatico sulle acque del fiume, le stesse acque percorse dagli antichi zattieri che dopo aver trascinato i tronchi tagliati nell'Altopiano di Asiago, attraverso la storica mulattiera della Calà del Sasso, li caricavano sulle imbarcazione trasportandoli fino a Venezia per costruire le fondamenta della città e le navi della Repubblica Veneta.

Ma un'esperienza da vivere in Valbrenta è anche un viaggio verso il cuore della montagna su una piccola imbarcazione in località Valstagna!

Valstagna; un paese e il suo fiume

Valstagna è un paese di poco più di 2.000 anime e sorge alla confluenza di un torrente del fiume Brenta che porta appunto il nome di Valstagna.  Un antico stemma settecentesco ricorda il fervido passato di porto fluviale e commerciale dei sette comuni vicentini. Storie di valligiani, di zattieri, di cartai, di coltivatori di tabacco e contrabbandieri caratterizzano il passato di Valstagna, paese affacciato sul Brenta. Un percorso di visita conduce alla riscoperta di valori e tradizioni di questa terra con:

  • il Museo delle Cartiere:

"Conoscere l'invenzione che ha permesso all'uomo di trasmettere ciò che ha imparato attraverso le generazioni, di come sia riuscita ad allearsi alla forza per fiume per ottenere materie prime ed energie, e dei modi con cui la sua produzione è avvenuta per secoli fino all'avvento dell'industria e dell'informatica"

  • Il Museo Etnografico "Canal Del Brenta" :

"La vita dei valligiani testimoniata attraverso le impronte del loro passaggio: dalle strade create nella pietra per condurre il legname al fiume dove veniva riunito per diventare zattera e proseguire il suo viaggio fino ai porti di Venezia, alla costruzione di terrazzamenti per vincere la pendenza della montagna tanto da potervi coltivare il tabacco"

  • Museo di speolologia e carsismo "Parolini"

"Vedrete come l'acqua può vincere la durezza della montagna, seguendo la corsa delle gocce di pioggia che scavano la pietra fino a diventare fiumi, lasciando al loro passaggio grotte che ospitano la vita degli animali e le avventurose esplorazioni dell'uomo"

Le Grotte di Oliero: acqua e roccia per vivere un'avventura 

C'è un punto in cui il fiume Oliero si incontra con il Brenta ed è proprio qui che l'acqua prepotente scavando ha dato vita a delle insenature profonde all'interno della montagna, a pelo sull'acqua trasportati su una barchetta inizia un viaggio nel cuore della montagna, come risucchiati al suo interno ci si ritrova in un mondo di stalattiti e stalagmiti, ci troviamo dentro alla Grotta Parolini o Covolo dei Siori, dove nasce un ramo del fiume Oliero, le cui sorgenti sono tra le risorgive più grandi d'Europa. A caratterizzare la grotta la Sala della Colata; una gigantesca cascata di 14 metri, di stallatiti alabastrine.

Il fiume Oliero che sfocia nel Brenta
Il fiume Oliero che sfocia nel Brenta

Un'esperienza da vivere adatta a tutta la famiglia

Fu il famoso botanico Alberto Parolini ad esplorare per primo il Covolo dei Siori sopranominata anche Grotta Parolini nel 1822 aprendola poi al pubblico nel 1832. Oggi sono quattro le grotte attualmente aperte: nelle due più in basso, Covol dei Veci e Covol dei Siori, dove nasce appunto il fiume Oliero mente le due grotte superiori ora asciutte, Covol dei Assassini e Covol dee Soree, sono raggiungibili percorrendo un percorso leggermente in salita. Il contesto ambiente è molto suggestivo e permette al visitatore di vivere una giornata a contatto con la natura; difatti le grotte sono circondate da un bellissimo parco di piante secolari portate da Alberto Parolini dai sui viaggi in terre lontane. Il sentiero natura porta a scoprire il patrimonio naturalistico del Parco. All'interno è inoltre presente un'area picnic e un ampio spazio dove i bambini possono giocare.

Entrata alla Grotta Parolini
Entrata alla Grotta Parolini
Vista dall'alto sul Parco delle Grotte
Il Parco delle Grotte visto dall'alto

Una curiosità sulle Grotte di Oliero

All'interno della Grotta Parolini vive un raro fossile vivente: il Proteo, un anfibio presente solo nelle cavità del carso triestino e sloveno. Fu il Parolini a portarne alcuni esempi per comprendere se questo animaletto cieco e dal colore rosa potesse trovarsi bene all'interno della grotta, del Proteo per moltissimo tempo non si seppe più nulla fino al 1964 quando alcuni speleosub ne avvistarono alcuni confermando così la tesi del botanico.

Il mio racconto sulle Grotte di Oliero termina qui, vi invito a visitarle e a vivere una giornata alla scoperta di questi luoghi rudi ma allo stesso tempo ricchi di suggestione.

Se siete d'accordo direi di salire in barca e di partire alla scoperta delle Grotte di Oliero in Valstagna!

Ah dimenticavo a poca distanza potrete conoscere il segreto di un luogo che un tempo era .... Ma non vi svelo altro scopritelo su Il Covolo di Butistone; il castello nella roccia di Cismon del Grappa

Barchetta che ti porta all'interno della Grotta Parolini
Pronti che si salpa per la Grotta Parolini
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