Ha una strana storia questo tour dell'Alto Vicentino perché ad ispirarmi e a condurmi in questa area geografica della provincia di Vicenza è stata una giardiniera! Bizzarro vero eppure è proprio così! Svariate sono le componenti che mi portano a visitare e poi raccontare un itinerario turistico; le bellezze paesaggistiche, le peculiarità storiche od architettoniche degli edifici, le sensazioni che mi ha trasmesso e le esperienze che mi ha fatto vivere! Un territorio lo si conosce, lo si vive, se ne comprendono i modi e la cultura e altro aspetto non secondario, lo si scopre dal punto di vista gastronomico.
L'ora della fine delle scoperte non suona mai (Colette)
Un giorno, fatalmente, fui incuriosita da dei recipienti in vetro ricolmi di fantasiosa giardiniera, un packaging essenziale che mi ricordava le conserve fatte in casa dalla nonna, all'interno una festa di colore con verdure sapientemente intagliate e dall'aspetto molto invitante. Materie prime provenienti esclusivamente dal territorio. Ne cerco l'origine ed ecco che scopro che vengono prodotte in provincia di Vicenza e precisamente a Malo nel cuore della Pedemontana Veneta, un territorio ancora tutto da scoprire. E secondo voi a questo punto cosa potevo fare? Semplice, cercare attrazioni da visitare al più presto proprio nelle vicinanze di Malo e guardate un pò questa ricerca dove mi ha portata.
Un centinaio di metri avvolti dal caldo e multicolore foliage autunnale, per darvi, nell'immediato, il mio vissuto sul Ponte Tibetano, una delle maggiori attrazioni del Pasubio e di tutta l'area delle Prealpi Vicentine o Piccole Dolomiti. Un'esperienza che vi consiglio di vivere per le bellezze paesaggistiche che offre l'itinerario, ancora più suggestivo nella stagione autunnale per i colori e le sfumatura di una natura in metamorfosi.
Il Ponte Tibetano è completamente realizzato in acciaio, lungo circa 100 mt e posto ad un'altezza di 30 collega il Pian delle Fugazze al Rifugio Campogrosso, dopo che una frana nel 2010 ne aveva interrotto il collegamento. Si trova lungo il percorso ad anello "Strada del Re", inaugurato dal Re Vittorio Emanuele nel 1918, ed unisce il Pian delle Fugazze, l'Ossario del Pasubio all'Alpe di Campogrosso.
Volete sapere come raggiungere il Ponte Avis? Semplice, da Recoaro Terme si sale alla Malga Campogrosso passando per il paese di Merendaore, arrivati in cima si lascia l'auto in parcheggio e poi lungo una stradina inizialmente asfaltata che poi man mano che ci si avvicina al Ponte diventa tipicamente sentiero di montagna si raggiunge il Ponte. Il percorso è semplice della durata di circa 20 minuti con un dislivello di 200 mt, fiancheggia alti costoni di roccia e dall'alto si gode un meraviglioso paesaggio sulla valle e sui monti circostanti.
Celebre località termale Recoaro Terme si sviluppa tra la Conca di Smeraldo e la corona delle Piccole Dolomiti. I fasti antichi sono ancora impressi in alcuni edifici, infatti la storia di Recoaro come località termale è molto antica e risale al 1689, quando il Conte Lelio Piovene scoprì la prima sorgente di acqua minerale trasformando così il piccolo paese di montagna in una stazione termale e curativa che in poco tempo diventò celebre in tutta Europa. Raggiunse il suo massimo splendore tra l'Ottocento e il Novecento e ebbe tra i suoi ospiti personaggi famosi quali Nietzsche, Verdi, Mascagni e la regina Margherita di Savoia.
A Recoaro Terme ci siamo immersi nel delizioso stile Liberty di uno degli alberghi più antichi e ci siamo fatti tentare dalla bontà dello "Zampino" alle mandorle, tipico dolce recoarese.
Ultima tappa di questo tour: la Città Sociale di Valdagno. Un percorso di trekking urbano che conduce passeggiando per la città alla scoperta di una serie di edifici di architettura razionalista.
La Marzotto: una famiglia, un'industria e un impero laniero, un legame indissolubile con la città di Valdagno.
Sono gli anni 20 del Novecento quando l'imprenditore Gaetano Marzotto Jr idealizza e porta a compimento grazie all'architetto Francesco Bonfanti quello che poi è diventato il più importante complesso di opere assistenziali italiano. Una città integrata, innovativa e sociale dotata, oltreché di alloggi confortevoli di diversa tipologia, anche di servizi quali asilo, poliambulatori, maternità, dopolavoro, teatro, piscine e scuole che trasformò Valdagno da villaggio arretrato e analfabeta in città.
Ci aveva visto giusto Gaetano Marzotto; problemi e malesseri dei suoi lavoratori potevano essere risolti migliorando la qualità delle loro vite ed apportando benessere, cultura, svago ed ecco appunto che tra il 1927 e il 1937 venne costruita, lungo la sponda del fiume Agno, dove un tempo c'erano prati e boschi, la Città Sociale o Città dell'Armonia visitabile seguendo un tracciato che parte da Via Giacomo Leopardi e che vi condurrà alla scoperta di edifici che tutt'ora continuano a mantenere la loro funzione originale. Il percorso comprende: Piazzale San Gaetano, la Scuola di Musica, Piazza Cavour, Passerella del Tessitore, Parco La Favorita, Fontana e serre e il Quartiere delle Scuole. Per la visita seguite le tabelle segnaletiche.
Ed eccoci all'artefice di questo tour fatto di nuove terre ricche di paesaggi ambientali ed impreziosite dal lavoro di uomini e famiglie che ogni giorno creano con passione ed innovazione prodotti speciali da portare sulle nostre tavole.
La Giardiniera di Morgan, non solo un barattolo di vetro con all'interno delle verdure….
… Ma un'alchimia di gesti, creatività, cura e attenzione che trasformano materie prime, esclusivamente coltivate da produttori del Veneto, in vere e proprie eccellenze gastronomiche dal gusto innovativo e ricercato che si adatta ad ogni cucina.
Ma per conoscere storia e filosofia dell'azienda e la vasta gamma di prodotti vi consiglio di dare un'occhiata a La Giardiniera di Morgan, potrete, inoltre, scoprire quale Giardiniera vi assomiglia di più. Ah io sono "Luciana"!!!
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