L'ambientazione del Museo dei Grandi Fiumi è davvero straordinaria; lo ospita il Monastero degli Olivetani di San Bartolomeo. L'antico edificio risale al XIII secolo ed ha alle spalle un passato importante che lo ha visto raggiungere il suo massimo splendore nel XVI e XVII secolo fino alla soppressione, durante il periodo napoleonico, degli ordini monastici quando gli Olivetani furono allontanati dall'edificio.
La visita al Museo dei Grandi Fiumi
Dal 2001 il complesso di grande suggestione per la struttura architettonica raccoglie le testimonianze archeologiche provenienti dall'area deltizia del Polesine, terra d'acque dei due Grandi Fiumi Adige e Po che ne hanno da sempre condizionato la storia.
Il percorso espositivo, attraverso un innovativo e scenografico allestimento composto da diorami, installazioni multimediali e plastici, illustra le peculiarità archeologiche, etnografiche e culturali della provincia di Rovigo in 5 diversi periodi storici.
Il Museo propone un viaggio nella storia del Polesine che ha inizio nell'Età del Bronzo con la ricostruzione dell'insediamento palafitticolo di Canàr di Castelnovo Bariano per poi proseguire nell'Età del Ferro, nell'Età Romana, nel Medioevo e per concludersi nel Rinascimento arrivando a raccontare la storia del celebre pittore ceramista Francesco Xanto Avelli "da Rovigo".
Perché visitare il Museo dei Grandi Fiumi
Il Museo dei Grandi Fiume, un'imperdibile proposta turistica della provincia di Rovigo, risulterà per grandi e piccini un'esperienza di grande valore, un momento di conoscenza e di apprendimento socio, culturale e storico delle nostro territorio per aiutarci a conoscere ed apprezzarne maggiormente l'identità.
Il Museo organizza inoltre interessanti percorsi didattici per le scolaresche abbinando la visita a laboratori che permettono ai bambini e ai ragazzi di essere protagonisti di esperienze in prima persona.
Dove si trova il Museo dei Grandi Fiumi
Il Museo si trova a Rovigo in Piazzale San Bartolomeo. Link utile alla visita Museo dei Grandi Fiumi
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