Oggi siamo nei colli alle spalle di Conegliano, in provincia di Treviso. Tutti li conoscono come le Colline del Prosecco, alias Prosecco Hills e sono Patrimonio Unesco. Noi però non siamo qui per degustare le mitiche bollicine DOCG ma per farvi conoscere due itinerari naturalistici quasi segreti, sicuramente poco conosciuti, tale è la mission del nostro portale. Stiamo parlando di due percorsi ad anello: il 1° si chiama "I Borghi e la Val Trippera", da fare a piedi o in MTB, mentre il 2° è il percorso de "I Landri e il Landron", percorribile esclusivamente a piedi.
Premessa
C'è un particolare legame affettivo personale a questo territorio, perché per circa dieci anni ho abitato a poche centinaia di metri dalla Chiesa di Santa Maria di Feletto ed è stato il periodo più bello e sereno della mia vita, io, la mia compagna Tamara, e la nostra labrador Isotta. E' proprio portando a spasso il cane che ho potuto scoprire, apprezzare ed innamorarmi dei luoghi che ora racconteremo, con un pizzico di nostalgia.
- Piero Pavan
Comune di San Pietro di Feletto - Morfologia
Localizzato a nord-ovest di Conegliano, il territorio di San Pietro di Feletto è connotato da una morfologia collinare di origine morenica, solcata nel sottosuolo da ampie e tortuose gallerie calcaree che in alcuni casi hanno dato origine a dolline ed altri fenomeni di erosione di natura carsica. Morfologicamente il territorio comunale è connotato da una serie di valli in direzione nord-sud corrispondenti ai corsi d'acqua e suddivise da formazioni rocciose con andamento longitudinale sulla cui sommità sono raccolti gli insediamenti storici e la viabilità principale essendo, proprio a causa della peculiare morfologia, difficoltosi i collegamenti in senso trasversale.
Le origini del Territorio del Feletto
Originariamente coperto da floridi boschi di roveri, faggi e castani, oggi notevolmente ridotti in estensione ed impoveriti sotto il profilo fitosociologico, quello del Feletto rimane tuttora un ambito territoriale ricco di luoghi e percorsi di elevato interesse paesaggistico ed ambientale, caratterizzato da un forte comparto vitivinicolo in espansione. Vi sono in particolare alcuni versanti boscati e tratti di alveo fluviale connotati da una buona integrità ambientale.
Veduta panoramica della Antica Pieve di San Pietro di Feletto
Riguardo all'abitato, storicamente, pochissimi sono i reperti che si riferiscono ad età anteriori alla civiltà romana mentre, dopo il lungo dominio Longobardo, nel X secolo si hanno notizie dell'area quale feudo del vescovo Giovanni II. La Chiesa detenne su queste colline, fino agli anni recenti estesi possedimenti terrieri. La millenaria Pieve di San Pietro, storico punto di riferimento per i fedeli sparsi su di un territorio vasto più di 45 Kmq, costituisce indubbiamente, grazie in particolare al prezioso ciclo di affreschi, l'elemento storico artistico di maggior pregio del territorio comunale paragonabile unicamente alla Certosa di Rua di Feletto di cui è invece rilevante l'originaria struttura insediativa, oggi solo in parte leggibile.
Le uniche 4 celle rimaste della Certosa di Rua di Feletto (Eremo Camaldonese)
I Borghi di Feletto
Altra caratteristica rilevante del territorio è la strutturazione in borghi degli aggregati rurali: Borgo Mire, Borgo Antiga, Borgo Frare, Borgo Anese, Borgo Scalon, Borgo Castagnè, Borgo Lozzo, Borgo Vazzola, Borgo Doimo, Borgo America, Borgo Scalon, sono i numerosi nuclei di più o meno grande dimensione, in parte ancora oggi riconoscibili che, unitamente agli abitanti di San Pietro vecchio di Feletto, Santa Maria di Feletto e San Michele di Feletto, definiscono la struttura insediativa storica del comune.
Le risorse
La Principale risorsa territoriale del comune rimane comunque il paesaggio agrario collinare che mostra in alcuni tratti ancora sorprendente integrità sotto il profilo naturalistico e agricolo tradizionale seppure sono crescenti le pressioni delle espansioni residenziali e le risistemazioni agrarie estensive del comparto vitivinicolo che stanno apportando profonde modifiche al paesaggio tradizionale.
Itineriari artistico-culturali e naturalistici
Il comune di San Pietro di Feletto è interessato da un itinerario cicloturistico di interesse storico-artistico e due anelli di interesse prevalentemente naturalistico-paesaggistico.
Percorso artistico-culturale "Le colline del Prosecco" (cicloturistico)
Il comune di San Pietro di Feletto è interessato dal percorso storico-artistico denominato "Le colline del Prosecco" che proviene da Conegliano e prosegue verso Refrontolo, Molinetto della Croda, Farra di Soligo. L'itinerario entra nel territorio comunale di San Pietro di Feletto in Località Guizza presso Rua e tocca, quali punti emergenti, la omonima Certosa proseguendo verso la Pieve di San Pietro vecchio ed entra in territorio di Refrontolo all'altezza delle "Mire".
Percorsi naturalistici de "I Borghi e la Val Trippera" e de "I Landri e il Landron" (escursionismo pedonale).
I due itinerari naturalistici fanno riferimento quale punto di avvio alle chiese di San Pietro di Feletto e di Santa Maria di Feletto. Il torrente Crevada scorre in una pittoresca vallata, creando un paesaggio naturale speciale. Il tutto è a due passi da Conegliano e sembra quasi incredibile avere dei ritagli di natura così suggestivi ad appena 10 minuti dalla civiltà. La passeggiata è alla portata di tutti. Lungo il tragitto si incrociano diverse sorgenti carsiche e piccole grotte. Sono disponibili aree attrezzate per le soste. Durante il periodo autunnale, il clima mite ed i colori tipici conferiscono una atmosfera magica a questi luoghi. La presenza constante dell'acqua ed i numerosi anfratti tra le rocce sembrano voler rivelare sorprese ad ogni svolta del percorso. Le antiche vestigia del Molino Crevada rimandano ad un'epoca in cui anche i piccoli corsi d'acqua come questo rappresentavano una preziosa risorsa per l'uomo. La passeggiata prosegue fino a San Pietro di Feletto ed il del tracciato è percorribile anche in mountain bike.
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Il percorso dei Borghi e della Val Trippera in Mountain Bike
1° itinerario: "I Borghi e la Val Trippera"
L'anello prende avvio dalla piazza della Pieve di S.Pietro e scende verso il Torrente Crevada seguendone il corso, verso sud, nella suggestiva "Val Trippera", in parte interessando il territorio di Refrontolo; all'altezza del rudere dell'ex Molino Crevada risale verso Borgo Anese, prosegue oltre la strada provinciale verso Borgo Castagnè e ritorna verso la piazza di S.Pietro passando accanto a Borgo Frare. Una interessante diramazione risale direttamente dal torrente verso Borgo Frare, creando un annello escursionistico più breve. Consigliamo di munirsi di equipaggiamento adeguato: scarponcini o scarpe da ginnastica con ottima suola, zaino (no borse a tracolla), maglia traspirante, pile o maglione, giacca antivento/antipioggia, borraccia con almeno 1 litro d’acqua e qualche snack. La durata a piedi dell'escursione è di circa 4 ore e si sviluppa per circa 7 km.
Uno scorcio della Val Trippera - Foto di Eleonora Solero
Per inesperti consigliamo di farsi accompagnare da un AMM (Accompagnatore di Media Montagna). A tal proposito suggeriamo di contattare e prenotare la vostra escursione con Eleonora Solero che ci ha concesso gentilmente l'uso di una sua fotografia scattata in Val Trippera
Tipico landro osservabile nel percorso della Val Trippera - Foto dal web
2° itineriario: "I Landri e il Landron"
L'anello di Santa Maria di Feletto prende avvio dalla chiesa e scende verso sud toccando i siti naturalistici dei "Landri" e del "Landron" caratterizzati da numerose cavità di origine carsica e sorgenti con alcune alternative di tracciato che consentono anche in questo caso itinerari di diversa lunghezza.
Il cartello che segna l'inizio del percorso dei Landri a Santa Maria di Feletto
Ci piace definire questo percorso particolare perché in realtà più che essere un percorso vero e proprio è una esplorazione che vi metterà in connessione totale con la natura al punto da esserne pervasi. Posteggiate la vostra auto al parcheggio (sempre vuoto) della piccola e suggetiva chiesetta di Santa Maria, guardatevi attorno, godetevi l'aria, la tranquillità, il panorama, il silenzio, ascoltate il rintocco delle campane, individuate il punto d'inizio del percorso dei Landri ritratto nella foto precedente e preparatevi ad una esperienza naturalistica sensoriale speciale ed unica.
Il parcheggio della chiesa di Santa Maria di Feletto
Non vi sveliamo nulla, non vi anticipamo nulla, è già molto che vi abbiamo indicato questo posto quasi segreto ed in fondo in fondo ci piacerebbe mantenerlo tale: quindi niente foto, niente video. Ognuno deve vivere questo percorso a modo suo, interpretarlo, disegnarlo nella propria mente. Non è un percorso segnalato, indicato, tracciato, come abbiamo detto va interpretato, scoperto, e ci sono modi diversi per farlo. Ognuno troverà ciò che stava inconsapevolmente cercando. Come sempre raccomandiamo un abbigliamento adeguato, tanta attenzione e massimo rispetto!
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